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Case in nuda proprietà, come si calcolano le tasse da pagare?
L'acquisto di un immobile con la formula della nuda proprietà consente di acquisire la proprietà dell'immobile, lasciando al venditore il diritto di usufrutto. Vediamo come si calcolano le imposte da pagare su questa formula alternativa di compravendita
La nuda prorietà da la possibilità al venditore, generalmente una persona in età avanzata, di conservare l'usufrutto dell'immobile vita natural durante, senza dover corrispondere al proprietario nessun tipo d'affitto. Il compratore ha la possibilità di acquistare un immobile a un prezzo notevolmente ridotto (che cresce proporzionalmente all'età del venditore), e la certezza di poter disporre di una proprietà immobiliare in futuro.
La base imponibile delle imposte sull'acquisto in nuda proprietà è pari alla differenza tra il valore della piena proprietà e il valore dell'usufrutto. Se il primo è facilmente determinabile, il secondo si calcola nel seguente modo
- si calcola la rendita annua dell’immobile (pari al valore della piena proprietà moltiplicato per il tasso legale di interesse che è pari allo 0,2% dal 1° gennaio 2016);
- si moltiplica la rendita annua così ottenuta per il coefficiente relativo all’età del venditore (cioè dell’usufruttuario).
I coefficienti sono i seguenti:
- 275: tra i 61 e i 63 anni
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250: tra 64 e 66 anni
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225: tra 67 e 69 anni
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200: tra 70 e 72 annni
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175: tra 73 e 75 anni
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150: tra 76 e 78 anni
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125: tra 79 e 82 anni
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100: tra 83 e 86 anni
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75: tra 87 e 92 anni
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50: tra 93 e 99 anni
Una volta ottenuta la base imponibile da tassare, su di essa si calcolerà l'imposta di registro (con aliquota al 2% se si tratta di prima casa, al 9% se è una seconda, più le imposte ipotecaria e catastale.