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Pignoramento immobiliare della seconda casa più facile con la manovrina
Nella manovrina voluta da Bruxelles per ridurre il deficit italiano c'è una norma che rende più facile i pignoramenti immobiliari per la seconda casa. Con la modifica introdotta, infatti, il Fisco potrà espropriare un immobile diverso dalla prima abitazione se il debitore possiede un patrimonio immobiliare complessivo del valore minimo di 120 mila euro.
La normativa sui pignoramenti immobiliari prevede che il Fisco non possa pignorare la prima casa se questa è l'unico immobile di proprietà del contribuente, è un'abitazione civile e non rientra nelle categorie di casa di lusso. Per quanto riguarda le seconde case, invece, fino all'entrata in vigore del decreto legge 50/2017, il pignoramento era possibile solo il valore dell'immobile non era inferiore a 120mila euro.
Ad essere modificato ora è proprio questo tetto. L'esproprio ora è infatti possibile setutto il patrimonio immobiliare del debitore (comprensivo della prima casa e di qualsiasi altra proprietà immobiliare) non è inferiore a tale soglia.
Di fatto quindi viene agevolato il pignoramento immobiliare perché diventa estremamente più facile raggiungere la soglia fissata della legge. Se il contribuente ha un debito con il fisco di almeno 120mila euro e il valore catastale del totale degli immobili posseduti è pari a 120 mila euro la riscossione potrà agire in maniera diretta e senza alcun limite.